Sono poche le volte che posso essermi ritenuto realmente soddisfatto di me stesso.
A pensarci bene, ho fallito in un’infinità di progetti solo perché mi sono tirato indietro di fronte a difficoltà più grandi di quelle per le quali mi ero preparato.
L’anno che sta per iniziare mi porterà a dover affrontare una sfida dopo l’altra. Questa volta devo ribaltare la situazione, devo mostrare a me stesso più che agli altri che ce la posso fare.
Dovrò riuscire a studiare, a lavorare, a mantenere saldi i contatti con Teo e Marija, forse a risalire la scalata per essere un bravo vocalist e, ultima ma non ultima, rendere il più possibile stabile una relazione che si è appena avviata e ciò non sarà affatto facile.
Devo dare il meglio di me e anche un po’ di più.
Mi rendo conto che sono scappato molte volte. Devo trovare la forza di volontà per fermarmi, ragionare e proseguire.
Ho bisogno di vedermela con me stesso, di cavalcare i problemi come farebbe Zorro con un cavallo impazzito. Zorro, l’eroe della mia infanzia.
Il nuovo millennio ha incasinato le cose, era tutto più facile prima.
Sono stronzate.
Io sono libero, io vivo, io vado avanti, io sono felice.
Io riesco a uscire con altre, io riesco a desiderarle, io riesco a non pensare a lei ma a pensare a loro, io riesco.
Stronzate.
Cazzo, punto e a capo?
No, non sto pensando che sarebbe stato un anniversario, no. Lo penso mentre lo dico, ma non lo penso.
Lo penso ora, ma adesso non più.
Adesso si.
Adesso no.
Cazzo, si.
I biglietti – che qualcuno del serale fregò insieme alla mia smemo – …Milano…l’incontro – immobilizzato, tremolante e sbiancato – …i giardinètti…quel bacio…
No, non ci sto pensando.
Cazzo.
Quel giorno mi svegliai in ritardo, così non ebbi neanche il tempo di prepararmi, arrivai là vestito con i primi indumenti che m’eran capitati per le mani – indossati durante la corsa verso la stazione –, le ascelle maleodoranti – a questo tentai di rimediare portandomi due tshirt –, i capelli di uno che s’è appena svegliato e non sa che ore siano…e tanta, tanta voglia di lei.
Sarebbe tutto diverso, tutto più semplice, se solo non avessimo incontrato quello strano tipo.
Un tizio di colore, uno di quelli che in tanti amano definire vucumprà, ci avvicinò e ci offrì desideri di stoffa a colori.
Desiderio che io espressi non verso di lei, ma verso me…una promessa.
È qualcosa che iniziai a capire pochi giorni fa, guardando questo braccialetto che ho tuttora al polso destro, lì dove lo annodò lo strano tizio.
Mi hanno spiegato che il desiderio che si esprime quando lo si indossa, si avvererà quando esso si spezzerà – cosa che accadrà a breve, visto il livello di deterioramento che sta raggiungendo –, prima di allora si resta come incatenati a lui, attendendo ch’esso ci abbandoni.
Per me questo non è il simbolo di un desiderio, lo è di una promessa.
Chissà che cavolo passò per la testa di quel tipo quando me lo porse. Quel che mi preoccupa, più che altro, è ciò che ad esso associava lui, visto il grado dei suoi ormoni in quel dato giorno…rideva e sparava vaccate mentre io, imbarazzato, vivevo il mio sogno. Bah.
Questo braccialetto è il mio amore.
Esso è tutto qui dentro.
Non sono capace di amare, ho paura di amare.
“Non vuoi abbandonare la tua parte di lupo solitario perché così ti piace” diceva Teo.
Non so…sto aspettando che si spezzi, ma in parte questo dolorino tenue mi piace.
Con questa sorta di mal di testa, questo rimpianto, ci convivo bene. Sopravvivo.
Alla fine, di cosa ho bisogno io?
Il sesso, pare strano, oramai mi annoia. È sempre la stessa cosa e io cerco qualcosa di più interessante, ma quando lo dico suona male.
Sono etero. Nella ricerca di qualcosa di motivante, diverso, speciale, ma sono etero.
Voglio amore. Voglio amore vero, non amore usato, non amore comune, non amore da soap opera, non amore del “Ti amo già anche se non ti conosco”.
Voglio amore da polveriera, amore da giardinètti, amore da…boh.
Voglio amare ed essere amato, è chieder tanto?
Affitasi cuore usato, ma praticamente nuovo, corredato di corpo e anima. Solo persone referenziate.
Ore 2:54, è già mercoledì 25 aprile. Senza internet. Non è una novità, sono a Merano…mia madre…bah…solita storia.
Finirà anche questo, tempo al tempo.
Nelle cuffie ho Masini.
"Amore, sono incazzato da morire, ma con l’amore e non con te perché ti odio così teneramente che anche un cieco lo vede t’amo disperatamente…Si può esser più coglioni? Piango come un deficiente mentre ascolto le canzoni. E tutto questo qual bastardo lui non me l’aveva detto che si soffre come un cane quando se ne va l’effetto…ma lui, l’amore, fa sempre quello che gli pare e noi paghiamo amore mio…tu sei un foglio sotto un’altra matita e io scrivo su un’altra vita. Disperatamente più maturo e più coerente, mi è caduto addosso un muro e non mi sono fatto niente."
Amore? Amo? Ma sarà ancora vero? È questa la faccia del sentimento che vivo? Lo vivo ancora?
Dannazione, troppe domande…è che quando dici di amare una persona, e lo fai, non è facile cancellare tutto. Non ho dimostrazioni per esemplificare questo momento.
Si ripete dannazione…non ha un nome, ma si presenta ogni volta alla mia porta e ripete le stesse cose. Da mesi, sempre le stesse.
Il mio castello di sabbia è scaduto da un po’, non ci son più principesse da salvare in questa favola. Posso liberare il cavallo bianco e darmi alla coltura del mio orto. Già…la campagna…sapessi almeno cucinare ciò che coltiverei…madò…sono un fallimento con in cucina.
Però il riso ho imparato a cucinarlo…è più o meno come con la pasta…solo che ci si impiega il doppio del tempo. La prossima volta inizio a cucinarlo prima che mi venga fame…meglio non ripetere l’errore nel calcolo del tempo. Col riso 18 minuti equivalgono ad un’eternità se si ha fame…
Va beh che alla fine io ho sempre fame…
Va beh…Va beh…ho riattaccato a dire “Va beh”…faccio passi avanti.
Sarebbe anche ora di iniziare a cucinare carne…dovrei quantomeno tentare uno di questi giorni, anche perché sono bianco come il muro, manca sostanza. Ce la farò, lo sento, entro qualche giorno…ehm…mese…anno sarò un bravo cuoco.
Uhm…bah.
“Adesso sono pari e tutto quel che ho sono i miei errori, quelli fatti ieri e quelli che farò…”
Sono le 2 e mezza, guardo la tua foto da almeno 20 minuti.
Uhm…questa è nuova, l’ho trovata stasera…è così da un bel po’, se voglio una tua foto devo inevitabilmente usare google e la sua incredibile potenza nell’aiutarmi a trovarti.
Maledetto google…mi fa ritrovare anche il tuo passato, il nostro passato. Ma la cosa peggiore è che mi fa vedere lati di te che cieco com’ero non avevo mai notato.
Credevo di conoscerti, ma avevi ragione tu…io non so una beata mazza di te.
Però, forse, quel poco che ho capito tu ancora non lo sai. Poco importa, non te ne parlerò.
Argomento della serata? Date. Il tempo…di nuovo, eh? Scommetto non capirai il messaggio che ti ho inviato…è proprio quello che voglio. Tempo fa non mi capivi perché lasciavo comprendessi da sola solo ciò che volevo. Poi mi venne la voglia contraria, volevo che tu sapessi tutto di me, anche le piccole cose…i dettagli. Tutto.
Ma mica ci son riuscito, sai? Non hai capito tutto…per questo adesso sono qui che trasmetto ancora qualcosa. Onde nella tua direzione.
Che buffo che sono…non so se darmi del cretino da solo. E ancor più buffo c’è che se mi dessi del cretino dovrei scegliere se farlo perché ti sto ancora ossessionando o perché sono le 2.35 e invece che studiare C# per il compito di domani "perdo" tempo a scrivere sul blog.
Bah…sono solo parole, non farci caso.
C’è stata una progressione però…adesso non guardo solo la tua foto. Ammiro il vostro sguardo e inizio a domandarmi quale dettaglio accomuni il mio interesse su voi due. Mi chiedo se questo mio interesse si manifesterà anche su di lei e, se lo farà, mi domando quando. Per quanto rimarrò ancora qui, imbambolato e pentito.
Quando sarà abbastanza? Ma, soprattutto, ha senso farlo? Sto producendo qualcosa o perdo solo tempo?
Bah…e intanto il tempo passa e passa anche questa stagione.
Guardando i lati positivi, se ne sta andando l’inverno. Almeno le prossime sigarette che fumerò appena fuori del portone di casa non mi faranno congelare le dita. Questo almeno è quanto si spera…
Sono le 2.48 e io devo ancora finire di studiare…domani mi massacreranno. Bene Luca, inizia a dire addio a Rovereto…se entro fine febbraio non sistemi puoi considerarti nei guai. Cosa? Ah, sei maggiorenne?!
Non conta un cazzo la tua età Luca, tanto comunque sia non sei abbastanza in confronto a lei. Sarà sempre più forte perché non avrai mai il coraggio di darle contro.
"Se l’amore è cieco, tanto meglio si accorda con la notte."William Shakespeare
Ci avete mai pensato a dove vadano a finire tutti i vostri sogni?
Io si…vorrei farci una visita in quel posto. Dopotutto se loro non vengono da noi tanto varrebbe andare noi da loro…se li aspetti non sai mai quando arrivano.
Maledetti ragazzini, a loro piace scherzare…a loro piace illuderti.
Immagino di trovarli tutti in una stanza…tutti ammassati in un angolo e colmi di polvere,i miei vecchi sogni. Quelli passati, ormai finiti.
Vissuti, usati, talvolta sprecati e adesso abbandonati lì finché qualcuno non passa e li ricicla.
Sogni sfuocati…sogni sporchi, inzozzati dal tempo. Inumiditi dai ricordi…congelati dal freddo della memoria e immortalati come in una foto. Una Kodak anni ’90, di quelle che avevano il contorno bianco e il retro nero.
Poi i nuovi…ancora da formare, da completare. In attesa del momento adatto…mai pronti del tutto.
Bambini capaci di far gioco dei tuoi desideri.
Malleabili, modellabili a piacere. Creta senza vita, puoi farne ciò che vuoi e non ti si sporcheranno neanche le mani.
Belli i miei sogni…
Tra le loro illusioni uno strano odore di speranza. Speranza vana, lo riconoscerebbe anche un manichino.
Bello il teatro…ed è qui solo per me…wow…sono una persona importante qui. Ogni cosa è collegata e confusa allo stesso tempo. Ogni cosa, però, è qui per me.
Il mio subconscio ha creato tutto questo…
Belli i miei sogni…
Sono simili ai miei ricordi…se mi impegno ci vedo anche gli incubi. Sono le macchie nere sui sogni usati troppo spesso. Sogni consumati.
Cavolo, quante macchie laggiù…che anno era? Ah…si. Beh, non si possono cambiare…o li butti via o te li tieni così.
E dove li butto? Bah…lasciali lì, ci penserà ben qualcuno a pulire. E magari invece che lasciarci lo spazio vuoto mi ci metterà altri sogni. I suoi sogni…grazie, caspita che belli. Nuovi. Delicati. Carichi di nuove emozioni.
Grazie davvero, sono questi i tuoi sogni? Sono stupendi amore.
Che poi, ora che ci faccio caso, questi sogni non sono come i miei…profumano. Che essenza è? Cavolo, non riesco a riconoscerla…
Ah si, aspetta…i tuoi capelli avevano lo stesso profumo quel giorno, amore…è quell’odore che hanno solo alcune ragazze. Potrebbero non lavarsi per mesi eppure lo sentiresti.
Non è l’olfatto a fartelo sentire.
Bello il mio sogno…mi domando come la mia mente abbia potuto generare tutto questo…è tutto talmente bello che quasi mi viene da credere in un Dio, qualcuno deve pur essere l’autore di questa meraviglia…
Che bella che sei…amore sei stupenda, sei un angelo. Non ti direi mai una banalità simile…è troppo classica per te, devo trovare qualcosa di più speciale da dedicarti. Devo fare di più per te…
Hey…ma dove vai? Perché scappi, fermati. Non mi abbandonare amore…non lasciarmi qui da solo, non so come andarmene di qui!
Sono qui adesso…sono qui. Non sparisco più, lo prometto!
Illusione…il passato.
Pensare che sembrava vero…invece sono qui seduto che scrivo…dannazione.
Maledetti ragazzini, a loro piace scherzare…a loro piace illuderti.
Ci pensi che sono 7 anni ormai che non ti fai sentire? Te ne esci fuori adesso…con questo regalo.
Me lo ero dimenticato…avevo dimenticato questa tua promessa…la mamma no però.
Adesso ho in mano questo orologio da taschino…mi raccontasti che te lo regalò tuo padre per la maturità…avevi 18 anni. Gli stessi anni che compirò io questo 26 dicembre…dicesti che me lo avresti dato quel giorno. Dicesti qualcosa legato al tempo…una sorta di metafora. Un simbolo.
Nel delirio del post precedente parlavo di una partenza…bene, così è stato.
Ho abbandonato tutto e sono scappato dai miei problemi, dal mio passato che mi premeva contro tentando forse di spingermi oltre i miei limiti. Non sto a spiegare come, non sto a spiegare perché…certi dati sono irrilevanti.
Andrò a vivere a Rovereto. Ho trovato la scuola che mi permette di esprimere al meglio la mia passione, l’informatica, trasformandola in materia di studio.
Ho un nuovo mondo, getto in questi giorni le fondamenta di una nuova vita.
Ho intenzione di impegnarmi seriamente, voglio fare del mio meglio…questa volta sul serio.
Spesso ho deluso me stesso e chi credeva in me…adesso è il momento della ribalta, mi riprendo ciò che è mio di diritto: il mio futuro. Lo scolpirò con le mie mani.
Sono partito da Merano, la mia città natale, il 3 dicembre. Questa data ha un significato…7 anni fa, nel medesimo giorno, abbandonai Prato commettendo un grave errore che mi costò anche un anno di scuola. L’anno successivo tornai a casa, a Prato, ma la città che mi trovai di fronte non fù più la stessa…fino alla partenza di 2 anni fa, che mi riportò a Merano dopo vari travagli.
Adesso ho un’altra opportunità e ho intenzione di sfruttarla… Quando ero piccolo, non bambino poiché quello lo son tutt’ora, mio padre mi diceva, con tono scherzoso ma a volte anche vagamente serio, che senza lo studio sarei diventato o prete o carabiniere…non credo avesse nulla né contro i preti né tantomeno contro i carabinieri…il vero senso di quella frase inizio a capirlo solo ora.
Tranquillo babbo, a quel punto non c’arrivo. =)
Mi chiedo perché all’amore si debba per forza sovrapporre una sorta di monotonia che nessuno sembra notare…pensateci un po’, amando si van sempre a rappresentare cuori, cieli in stile Monet, tramonti e orizzonti paradisiaci… Senza contare che se penso all’amore l’ultima cosa che mi passa per la testa è un bambino cicciottello che rompe le palle al mondo tirando frecce sulle chiappe della gente… -.-
Ma dico io…si cade sempre a parlare di occhi con sguardi profondi, intensi e dolci, labbra carnose da baciare, capelli che profumano di balsamo…ma li avete mai sentiti parlare, questi innamorati, di occhi strabici, labbra screpolate e capelli zozzi e puzzolenti? No. Eppure anche chi è ridotto in quel non proprio stupendo stato è capace di amare…magari anche meglio di altri.
Beh…come al solito mi ritrovo a fare ragionamenti impensabili e forse inutili…bah…amate gente, amate come vi pare.
Ultimamente mi sto ritrovando…sta tornando il luca di una volta con la sua voglia di scrivere. Un’insensata utopia mi da desiderio…vorrei averli ancora quei 13 o 14 anni…vorrei riviverli. Questa sorta di malinconia velata è forse stata provocata dall’esterno, ultimamente mi sto risentendo con una cara amica che al tempo mi fù vicina e mi aiutò a superare fasi di questo strano impatto con la realtà.
Sono colpevole, colpevole d’aver dimenticato…e chi mi sta rimproverando adesso è proprio quel bambino, quello che ho ancora in me e che non se ne vuole andare. Chissà…forse c’è ancora spazio per ricordare, c’è la forza per ripensare a tutto e riprendersi le responsabilità abbandonata in un passato che si ostina a fingersi presente.
Fatto sta che questa è un’altra notte insonne ricca di pensieri e riflessioni…purtroppo la luna non si fa vedere, quindi…sono solo con me ed è arrivato il momento di fare una chiacchierata.
Oggi ho visto trasformarsi il tanto agoniano "a malapena 6" di storia in un’insufficenza grazie a un bel 3 e mezzo(almeno l’impegno del mezzo ce l’ho messo…e il mio nome l’ho scritto correttamente)…mi dovrò fare interrogare e quel giorno, non molto lontano, sarà come vivere un film: "La stangata".
Cazzarola in questi giorni non si può neanche respirare, ci stanno colmando di compiti e paginoni da studiare…non ci son proprio abituato. Ma dove caspio è finita la secchiona passa-soluzioni??? Uff…sarà meglio metter la testa a posto e cominciare a studiare(anche perché son 17 anni che cazzeggio…).
"E guardando la televisione, mi è venuta com l’impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu…che tu mi rubi l’amore. Poi ho camminato tanto e fuori c’era un grande sole…che non ho più pensato a tutte queste cose…"
Uff…che due palle…sono in uno stato pietoso…e il bello è che non me ne spiego il perché! -_-
Vivi. Vivi e lascia vivere…questo è ciò che mi ripeto….ma devo lasciare vivere…chi?
A volte mi perdo ancora…e la strada ritrova me, io non devo neanche più mettermi a cercarla…ma…in questi giorni è quasi sempre sera dentro me. Mi sento a mio agio…
Il mondo continua a girare e se ne sbatte altamente…ieri ne ho avuto conferma.
Sai…è strano ripensarci dopo ben 6 anni…non credevo che essere diverso avesse un tale peso, ma quando sei in mezzo al natale e hai questa lastra di ghiaccio nel petto tutto suona così assurdo…così inutile! E il bello è che la gente non capisce…come potrebbe? Il 3 dicembre è un giorno come un altro….per loro.
Ieri non ho neanche dormito…pensavo. Tutta la notte.
La neve iniziava a cadere lenta e il cielo pian piano schiariva…e io pensavo. E intanto oggi è già un altro giorno…e l’inizio di un altro anno: il settimo.
Sono giorni strani questi…sono giorni da adolescente rincoglionito! Avete presente quella figura che si cerca sempre di evitare? Ecco…ultimamente sono io!
Oltretutto sono anche innamorato…come al solito a capofitto…in maniera folle…come sempre di astrattezza…come sempre di lei che in realtà non può essere mia perché di tutti…
E poi…che palle…non son certo IO quello che si fa così tanti problemi…evidentemente i casi son 2: o stavolta son fuso del tutto, o qualche alieno si è impadronito del mio cervello e mi fa dire tutte ‘ste robe…mah…opto per la prima!
PS: Di chi sono innamorato? Della luna…quella vera ovviamente…se solo potessi rinascere sole…