aside 29/10 2007

    Pian piano svanisci, veloce sparisci.


    8. 7. 1. Ieri.

    Fronte bianca e non capivo se fosse per il flash o perché la foto sbiadiva.
    Ma si, dov’è il problema…dopotutto ti ho dentro, no? Che importa se adesso la tua faccia è da qualche parte sulla Merano-Bolzano. Che importa se già non mi ricordo un cazzo di come eri. Che importa se più il tempo passa e più mi rendo conto che sei sempre più lontano. Che importa se…che importa?

    Volevo, pensavo, credevo…ma no, sono al punto di partenza.

    Ho imparato che tutti gli obiettivi si possono raggiungere. Basta volerlo.

    Per esempio, se una ragazza ti dice di no, te che fai? Lasci perdere? E se poi t’interessa davvero? Insisti, sbaglio? Appunto.
    Però aspetta. Se tu quella ragazza la desideri davvero è un conto, ma se invece vuoi solo fartela, il suo si sarà relativamente scontato quanto il tuo impegno. Poi non ti chiedere perché ti va male, perché è quanto meno ovvio che, se non focalizzi il tuo obiettivo, ma al contrario lo generalizzi, non ti sarà possibile poi raggiungerlo.
    Semplificando, è un po’ come se tu volessi andare a casa senza sapere dove abiti.
    Questo per dire che, se vuoi davvero raggiungere un obiettivo, devi prima focalizzarlo.
    Ritornando all’esempio della ragazza: se non sai come la vuoi – e non parlo né di taglie, né di colore degli occhi – è inutile cercartela(chi ha orecchie per intendere intenda, poi mi dica che ha capito affinché io possa ripetergli che è un imbecille)

    Tornando al discorso principale, come posso raggiungere il mio obiettivo se ne sto dimendicando i dettagli?
    Dannazione, io amo i dettagli. Io vivo di dettagli.

    Va bene, forse avrei solo bisogno di una passeggiata e so bene dove e come dovrei/vorrei farla. Mancano, però, tempo e coraggio. Mancano parole e silenzi. Mancano profumi e parole, parole e silenzi. Mancano sensazioni, emozioni e parole, parole e silenzi. Mancano la voglia di rivedere un quadrato bianco del cazzo e poi pensare di stare meglio, che tanto è passata, che quel che era da fare l’ho fatto. Manca la forza per vedere una croce e non voltarsi dall’altra parte.

    Senza contare che inizia a mancare il disprezzo. Il mio essere estraneo. L’insulto a colpi di sguardi e walkman. E tu lo chiami odio e non sai che cos’è
    Manca la domanda sulle domande alle quali risposte non voglio dare E tu che credi abbia smesso di cercarle
    Manca la continuazione di una fine tagliata in anticipo Eppure la fine continua

    Ho voglia di sputare sentenze.
    Io sono ciò che ama perché ad esso ho saputo rinunciare. Perché non ascoltava, perché non capiva
    Io sono la voce che sta dietro E tu che critichi le mie maschere

    Io ci sono, io mi sento. Sono ancora qui.
    Sono lo spazio che pone distanze tra illusorio e convinzione. Disprezzo perché sono stato deluso e forse a voi che accusate la mia blasfemia è andata meglio. Non lo so e, ora come ora, non me  ne curo.

    Ama, perdona, ringrazia mi insegnarono. Però come potevi amarle le pecore? Come potevate far parte di questo greggie?
    Come potevate esser pazienti di un dentista senza denti?

    "Ho bisogno di un delirio che sia ancora più forte, ma abbia un senso di vita e non di morte"

    Non basta essere felici per stare bene. Sono un nomade tra i sentimenti e le emozioni.
    Non sono fatto per il sorriso in offerta al supermercato.
    E poi, a dirla tutta, il sorriso neanche mi dona granché…

    " Non è soltanto una rabbia, è già pazzia
    uno sfogo straziante, solitario
    e in ogni strada c’è davvero un urlo
    il delirio… il delirio…

    È un uomo rabbioso che odia da solo
    ma ormai non fa niente di male
    abbaia alla luna, non morde nessuno
    persino il delirio diventa una cosa normale.
    "

    aside 22/10 2007

    Se l'amore è cieco…

    …i padri ci vedon benissimo.

    Do’h.
    Ho passato il pomeriggio in paranoia.

    Vallo a spiegare a mia madre che suo figlio non riesce a star seduto sul treno perché ha istinti omicidi verso un qualsiasi essere umano. Fossi passato per i portici avrei realmente soffocato qualche pecora-turista tedesco…

    Mi sento zozzo. Mi sento zozzo dentro e puzzo anche un po’ fuori.

    Però adesso va meglio. I 140 mi han fatto bene. Quasi mi vien da riderci sopra…

    BARZELLETTA DEL GIORNO
    Un tizio sta sul letto con una tizia. A un certo punto i due, come si suol fare sui letti, iniziano a pomiciare e i vestiti iniziano a diminuire…poi, entrambi a petto nudo, entra il padre della tizia. "Avete caldo?", inizia a vociare e sbatte fuori di casa il tizio.

    Minchia che ridere. Do’h.
    Si sapeva, le mie barze non fanno ridere. -.-"

    Grazie al fato non mi son beccato pedate nel culo, ma poco c’è mancato.

    E adesso come cazzo sistemo? Formatto e reinstallo? Come si formattano i genitori della propria ragazza?
    Cazzarola.

    aside 15/10 2007

    Un ometto piccolo con un cuore grande.

    Questa sera mi sono messo a curiosare tra i vecchi file per selezionare ed eliminarne alcuni.
    Ho rinvenuto alcune poesie scritte circa 5/6 anni fa e sono rimasto piuttosto colpito da esse… Onestamente non mi sarei aspettato mai di leggere così un 13enne.

    Ne cito una per darvi un’idea di che genio ero.

    Radio

    Riascolto
    momenti perennemente nella mia mente nascosti
    Riecheggiano
    sussurrando respiri e lacrime malinconiche
    Ciò che è stato
    non è più
    È notte
    il corpo dorme forse
    ma il cuore è sveglio
    Mette alla luce il mio passato
    La mente fantastica
    con le luci d’un bambino
    che dalle lacrime
    bisbiglia un richiamo
    Quale unica colpa
    È aver sognato troppo.

    20-10-2002 09:40

    Sono a dir poco sconcertato. Lo stile poetico era pressocché astilistico o altresì unico in quanto non segue una logica precisa, ma i contenuti sono sazianti.

    Cazzarola…crescendo ho perso gran parte di quel tocco d’anima che avevo dentro.

    aside 09/10 2007

    Laudate hominem.

    Quest’oggi ascolta il rodere mio perché t’avrei ancora se non avessi ascoltato dio.

    "Non posso pensarti figlio di Dio, ma figlio dell’uomo. Fratello anche mio."

    aside 04/10 2007

    Luglio 2009

    Per raggiungere un obiettivo serve focalizzarlo.

    Nasce come scommessa: riuscirò a diventare capo distrettuale entra luglio 2009? Meglio mirare alto, male che vada colpirò poco più in basso. Sette, dico SETTE punti di contatto a breve distanza l’uno dall’altro.

    Progetti progetti progetti. Comunque vada la mia vita sentimentale, comunque vada la scuola, comunque vada il mio reddito…è lì che voglio arrivare.

    Per raggiungere questo obiettivo dovrò far guadagnare una padellata di soldi ad altri 4 collaboratori…uhm…benvenga, mi piace essere magnanimo.

    Un’altra meta che si aggiunge alla mia lista. Vi farò concorrenza, cari colleghi. prendetevi pure Milano, io mi prendo Alessandria e poi ne riparliamo =)

    (ed ecco che affiora un’altra parte di me…quella imprenditoriale XD )

  • Parole. Sono tutte parole.

    • No soy extraño. Sólo no soy normal. – Salvador Dalì
    • Ты дала мне два дела
    • Che diavolo significa che avevo un bar?!
    • Dove diavolo sei, Carmen Sandiego?
    • L’essenziale è invisibile agli occhi
  • Roba buttata a casaccio.

    • Odi et amo
  • La gente dice, la gente pensa.

    • Giovanni on Il mio destino è vivere balenando in burrasca
    • LogorroicaMente on Come una goccia che scivola sul vetro.
    • LogorroicaMente on Sarai sempre il più bel posto dove rifugiarsi per poter credere che tutto andrà bene.
    • Pece on La prossima mi viene meglio.
    • chand on L’amore sta nelle case in rovina
  • Domani metto in ordine.

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