L’essenziale è invisibile agli occhi

Ti parlerò di Huda, il mio amico indonesiano conosciuto a Kuta (Bali), anche se in realtà lui è di Java e ci tiene a specificarlo.

Huda è un tatuatore e un illustratore, è molto bravo in quello che fa e ho seriamente pensato di farmi fare un tatuaggio da lui, se non fosse che tutti i tatuaggi che voglio fare hanno sempre delle frasi e sono parole italiane quelle. Sono una persona che concentra molto sulle parole, da sempre.

Ho raccontato a Huda di un libro che mi piace davvero tanto e che sono certo amerà, “Il piccolo principe”. Non essendo europeo, giustamente, non sa un cazzo di un libro francese che un tizio ha scritto nel 1943, nonostante per un europeo sia “quel libro per bambini da cui tiran fuori un sacco di citazioni”.

Ho fatto emozionare Huda chiedendogli cosa raffigurasse il disegno mostratogli e quando lui mi ha detto “it’s a hat” e io gli ho fatto vedere che era in realtà un elefante dentro a un serprende. Poi gli ho chiesto di disegnare una pecora. Lui ha fatto il primo disegno e io gli ho chiesto di farne un’altra, poi un’altra ancora fino a mostrargli io com’era la pecora che volevo. Ho disegnato la scatola con dei buchi sul coperchio e con dentro la pecora, ecco come la volevo. La vedi la pecora nella scatola? Intendi dentro alla scatola? Sì, la vedi? Sì. Così la volevo!

Si è emozionato.

Emozionare le persone è una cosa bellissima.

È sera e ancora ci pensa, alla pecora nella scatola.

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