Nottata solito-particolare…

Ore 2:54, è già mercoledì 25 aprile. Senza internet. Non è una novità, sono a Merano…mia madre…bah…solita storia.
Finirà anche questo, tempo al tempo.

Nelle cuffie ho Masini.

 "Amore, sono incazzato da morire, ma con l’amore e non con te perché ti odio così teneramente che anche un cieco lo vede t’amo disperatamente…Si può esser più coglioni? Piango come un deficiente mentre ascolto le canzoni. E tutto questo qual bastardo lui non me l’aveva detto che si soffre come un cane quando se ne va l’effetto…ma lui, l’amore, fa sempre quello che gli pare e noi paghiamo amore mio…tu sei un foglio sotto un’altra matita e io scrivo su un’altra vita. Disperatamente più maturo e più coerente, mi è caduto addosso un muro e non mi sono fatto niente."

Amore? Amo? Ma sarà ancora vero? È questa la faccia del sentimento che vivo? Lo vivo ancora?
Dannazione, troppe domande…è che quando dici di amare una persona, e lo fai, non è facile cancellare tutto. Non ho dimostrazioni per esemplificare questo momento.

Si ripete dannazione…non ha un nome, ma si presenta ogni volta alla mia porta e ripete le stesse cose. Da mesi, sempre le stesse.

Il mio castello di sabbia è scaduto da un po’, non ci son più principesse da salvare in questa favola. Posso liberare il cavallo bianco e darmi alla coltura del mio orto. Già…la campagna…sapessi almeno cucinare ciò che coltiverei…madò…sono un fallimento con in cucina.

Però il riso ho imparato a cucinarlo…è più o meno come con la pasta…solo che ci si impiega il doppio del tempo. La prossima volta inizio a cucinarlo prima che mi venga fame…meglio non ripetere l’errore nel calcolo del tempo. Col riso 18 minuti equivalgono ad un’eternità se si ha fame…
Va beh che alla fine io ho sempre fame…

Va beh…Va beh…ho riattaccato a dire “Va beh”…faccio passi avanti.
Sarebbe anche ora di iniziare a cucinare carne…dovrei quantomeno tentare uno di questi giorni, anche perché sono bianco come il muro, manca sostanza. Ce la farò, lo sento, entro qualche giorno…ehm…mese…anno sarò un bravo cuoco.

Uhm…bah.

“Adesso sono pari e tutto quel che ho sono i miei errori, quelli fatti ieri e quelli che farò…”

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