Guardami. Mentre nell'emiciclo tutto è tumulto e invettiva, e volano oggetti, e i commessi faticano a riportare la calma, io rimango seduto nel mio scranno – insignificante tra i tanti – a testa bassa, con le mani nei capelli. Ho davanti qualche appunto, la metà sono parole cancellate subito dopo averle scritte. Cerco di dare ordine, ed è per te che cerco di farlo. Ma la fatica mi sembra immane. Ripiego i miei foglietti. Esco a fare quattro passi.
Michele Serra – Gli sdraiati

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