Encorum Funeralis

Sono stato in chiesa quest'anno. Dico quest'anno ma penso al 25 dicembre, quello è stato lo sforzo. Sforzo mio, forzatura rituale per altri. Altre due volte ho assistito a funerali, ma in tal caso le parole del prete e il disprezzo per quel che blaterava erano un contorno, non ero lì per quello.

Sono andato con mia madre.

Per lei è stato un gesto naturale, io non l'avevo previsto e lei ha dato probabilmente per scontato che io potessi tollerarlo.
Ci crede ancora. Nonostante tutto lei ci spera ancora.

Il prete aveva un insolito modo di porsi alla sua gente. Alzava e abbassava il tono della voce, variandolo su una frequenza più calda per attirare l'attenzione dei fedeli. Un po' una rockstar religiosa dei poveri, se vogliamo.
Un mancato casanova che alla solita trippa ha aggiunto, con fare pseudo sexy e la voce bassa, frasi del tipo "Venite a me, avvicinatevi, so che avete paura di me, ma non preoccupatevi". Pessimo.
Le mie opinioni ed il mio punto di vista sono crudeli, lo so. C'è chi in queste parole ha trovato conforto, forse.

Mi disgustava il vedere tanta devozione per qualcosa che io così tanto detesto.
Le persone chine sulle ginocchia credevano veramente che quello fosse un giorno speciale. Ci mettono il cuore cazzo.
Forse ha ragione Francesca, forse è un privilegio il sentirsi protetti al buio.

Io non aspetto. Sarà per via del mio non essere particolarmente ingraziato dal tempo o forse per il mio non essere paziente in generale, ma io non attendo alcun padrone di casa. Io sono il mio padrone di casa.

Bugia. Sono 11 anni che aspetto, invece, ma non più dio.
Vivo così da più di metà del tempo che ho conosciuto. Quante serate non ho avuto, quante giornate non ho avuto, quante cose ho perso.
Quelli che pesano di più sono i minuti persi a pregare alla chiesetta appena fuori dall'ospedale. Quello è il tempo che ti sei preso facendomi credere che sarebbe servito a qualcosa.
E mentre io perdevo una vita, c'era chi firmava libro degli ospiti ringraziando quello stesso dio per l'arrivo di un fratellino.

L'odio che ho maturato dentro in questi anni mi pesa dentro come la lastra ghiacciata sulla superficie di un lago.

E qui continua a fare freddo.

Encorum Funeralis.

Leave a Comment

Posting your comment...


(Necessaria affinché il commento non sia considerato spam)

Subscribe to these comments via email