aside 22/10 2008

    Senza cordone ombelicale.

    Un giorno chi mi sta facendo del male capirà cos’ha perso.

    Quando non sai cosa possa significare "famiglia", non te ne curi, ma quando di famiglie serene ne incontri una dopo l’altra allora si ti rendi conto che c’è qualcosa di veramente marcio.

    Allora forse un giorno anche tu, che adesso mi porti a vergognarmi così di te e del tuo comportamento, capirai che avere accanto puttane bocchinare è meglio che vivere nell’idea di vita che ti sei predisposta grazie a un titolo di studio.
    Quando inizierai a comprendere che in questo modo mi stai logorando dentro, che per questo tuo modo di essere un giorno mi perderai per sempre.

    Quando sarai sola e avrai ben poco calore umano da spartire, lì io ti lascerò congelare.

    E se mi cerchi e non sai dove trovarmi…

    …significa che mi hai perso.

    aside 13/10 2008

    Trainspotting.

     

    Choose life; choose a job; choose a career; choose a family; choose a fucking big television, choose washing machines, cars, compact disk players and electrical tin openers; Choose good health, low cholesterol and dental insurance; choose fixed-interest mortgage repayments; choose a starter home; choose your friends; choose DIY and wondering who the fuck u are on sunday morning; choose sitting on the coach watching mind numbing, spirit-crushing game shows, stuffing junk food into your mouth; choose rotting away at the end of it all, pishing your last in amiserable home nothing more than an embarassement to the selfish, fucked-up brats you spawned to replace yourself; choose your future; choose life.

    Everybody loves to organize their life. They love their life, even if it’s a storage of shit. Even if they say they’d want to die. They don’t really want to die, they love to say it, but they want to live.

    Until they die.

    When it comes, it’s always too late to decide how to fix it. The problem.

    The solution.

    aside 07/10 2008

    Fai il mio nome e non ci sono più.

    Non so se sia così per tutti, chi prima chi poi, e francamente poco mi interessa se anche per altri è stato così. Per me è così.

    Vivi la tua vita rincorrendo i sogni, vivendo di ricordi che pian piano stai dimenticando, un po’ come se la vita fosse possibile metterla in stand-by e riviverla quando si ha il tempo di godersela. Quando il capitolo lo si è letto e riletto fino ad averlo capito e ci si sente pronti ad andare avanti.

    Poi, però, nel delirio ti rendi conto che non stai andando avanti, ma che piuttosto hai finito di leggere…e allora, per un po’, non vivi, non leggi, non ti fai leggere.

    Sei convinto di sapere chi sei, chi eri e cosa potresti e vorresti diventare. Hai delle certezze, poche ma le hai, e delle domande, troppe ma utili a occupare il tuo tempo.
    Tempo che si riduce parzialmente ad un banale conto alla rovescia.

    Sai che soli è meglio e che tutto sommato su di te puoi contare perché, fino a prova contraria, è con te che avrai a che fare alla resa dei conti, alla fine del libro, al completarsi della tua storia.
    Combatti la tua personalissima guerra contro i mulini a vento, ma senza Dulcinea e quando questa arriva, crei ogni volta un gran casino.

    C’è una gran confusione generale. Più che credi sia tua più ti si infilano in mezzo altre persone a condividerla, a cercare di portartela via. A fartene sentire protagonista estraneo, talvolta addirittura di troppo.

    Sei il diverso. È ciò che vuoi.

    Poi un giorno ti svegli e devi veramente rifare tutto da zero, poiché tutto, anche i problemi, è cambiato. Tu sei cambiato, gli altri sono cambiati. Le cose, le case, il modus vivendi del loro mondo. Ti ci hanno cacciato dentro in quel mondo, il tuo è andato perso. Forse adesso ci vive dentro qualcun altro, ma non sei più tu.
    Non sei più tu in tutti i sensi. Come quando si va a dormire e ogni verso è quello sbagliato, così che di dormire non se ne parla proprio.

    E io mi domando se vale veramente la pena tornare indietro. Dopotutto qui non si sta così male.

    Ti accorgi dell’errore solo dopo aver consegnato il compito.

    Ah, giusto, il silenzio.

    aside 04/10 2008

    Siete tutti uguali voi maschi.

    Lascia stare, Luca, ti stai facendo paranoie che non servono. È questo il motivo…oppure è il subconscio, che vuole impedirti che si ripeta la solita storia

    Io la desidero sul serio. Solo che…beh…boh.
    E adesso s’è messa a fare pensieri assurdi.
    Ho paura che finisca per essere questione di orgoglio.
    Ad ogni modo, risolverò il problema prima di quanto lei pensi.

    Siamo tutti uguali noi maschi, no?

  • Parole. Sono tutte parole.

    • No soy extraño. Sólo no soy normal. – Salvador Dalì
    • Ты дала мне два дела
    • Che diavolo significa che avevo un bar?!
    • Dove diavolo sei, Carmen Sandiego?
    • L’essenziale è invisibile agli occhi
  • Roba buttata a casaccio.

    • Odi et amo
  • La gente dice, la gente pensa.

    • Giovanni on Il mio destino è vivere balenando in burrasca
    • LogorroicaMente on Come una goccia che scivola sul vetro.
    • LogorroicaMente on Sarai sempre il più bel posto dove rifugiarsi per poter credere che tutto andrà bene.
    • Pece on La prossima mi viene meglio.
    • chand on L’amore sta nelle case in rovina
  • Domani metto in ordine.

    • March 2023
    • August 2021
    • April 2021
    • February 2021
    • August 2019
    • July 2019
    • March 2019
    • January 2019
    • July 2018
    • October 2017
    • September 2017
    • August 2017
    • July 2017
    • June 2016
    • May 2016
    • April 2016
    • March 2016
    • February 2016
    • January 2016
    • December 2015
    • September 2015
    • August 2015
    • July 2015
    • June 2015
    • March 2015
    • February 2015
    • August 2014
    • June 2014
    • May 2014
    • March 2014
    • February 2014
    • December 2013
    • October 2013
    • September 2013
    • August 2013
    • July 2013
    • June 2013
    • May 2013
    • April 2013
    • March 2013
    • February 2013
    • January 2013
    • December 2012
    • November 2012
    • October 2012
    • September 2012
    • August 2012
    • July 2012
    • June 2012
    • May 2012
    • April 2012
    • March 2012
    • February 2012
    • January 2012
    • December 2011
    • October 2011
    • August 2011
    • March 2011
    • January 2011
    • December 2010
    • October 2010
    • September 2010
    • August 2010
    • July 2010
    • May 2010
    • April 2010
    • March 2010
    • February 2010
    • January 2010
    • November 2009
    • October 2009
    • September 2009
    • April 2009
    • March 2009
    • January 2009
    • November 2008
    • October 2008
    • September 2008
    • August 2008
    • July 2008
    • June 2008
    • May 2008
    • April 2008
    • March 2008
    • February 2008
    • December 2007
    • November 2007
    • October 2007
    • September 2007
    • August 2007
    • July 2007
    • June 2007
    • May 2007
    • April 2007
    • March 2007
    • February 2007
    • January 2007
    • December 2006
    • September 2006
    • July 2006
    • May 2006
    • April 2006
    • March 2006
    • January 2006
    • December 2005
    • October 2005
  • Cose che cosano questo coso.

    • Log in
    • Entries feed
    • Comments feed
    • WordPress.org
  • Io, pur non sapendo amare, amo fare l'amore. (Salvatore Noschese)

Tumblog WordPress Themes by Theme created by Obox