Togliersi dalla testa che non è una situazione transitoria. Che poi lo so, io.
Io lo ho sempre saputo.
È tutto chiaro nella mia testa, poi saranno i capelli, sarà il luogo, la pelle o che diavolo ne so.
Non c’è nulla che tu possa fare o dire, finché sarà così non avrai mai quel ruolo. Non ora. La maggior parte delle volte ti lascio parlare, ma c’è un motivo se siamo ancora single entrambi.
È vero, metto alla prova le persone. Lo faccio di continuo, è un gioco, una necessità,
Cerco il bello, lo strano, il diverso l’affascinante e credo, spero, ne abbia un po’, anche solo un pochettino, chiunque.
Persino in sogno.
E così c’era questa ragazza, una russa altissima, ma veramente alta, bella sì ma senza esagerare. Le chiedo “Stupiscimi”.
“Surprise me”.
L’ho fatto altre volte in passato. Gran parte delle persone va in stallo e mi chiede “Che cosa dovrei fare?”.
Eppure è facile, pensavo in sogno, che diamine…basta verante poco.
“Bu!”.
Chaque hiver, jespère quen disparaissant, la neige me dévoilera Ton vrai visage.
Era verde, perché hai svoltato?
Perché lo conosco quel semaforo, è verde per poco. Finisce che arrivi lì ed è rosso per almeno 3 minuti.
Allora se è rosso?
Lo è per 3 minuti. Svolto comunque prima.
Ma allora a questo semaforo ti ci fermi mai o svolti sempre?
A sentimento.
Le solite storie, la solita noia.