Perché non sei tornato?
Perché se tornassi qui, qui resterei. E io non sono ancora pronto per restare, fermarmi, stabilirmi.
Ma tornerai?
Tornerò.
Son cose che ti senti addosso, che prima o poi le farai. Scegli di sposare la donna che ami e che vuoi tua al punto da volerla portare sempre al dito, vuoi non poter scegliere la città dove vivere?
Non sono Bresciano…e nemmeno poi così nordico se proprio. Non ho appartenenze e se ve ne sono sono proprio ciò contro cui mi trovo a combattere ogni qualvolta faccia rientro alle mele verdi.
Pensavo di aver trovato casa, ma non era un luogo fermo e come le cose che non son ferme per forza di lì s’è spostato,
via, lontano da me e viceversa.
Scelgo io e ho scelto parecchio tempo fa…
Cambiano i sindaci e Prato non si può più dir rossa, i lampioni, i pavimenti a P.zza Duomo, i negozi, i colori…chiudono i cinema, per primo il Cristal – il mio preferito-, cambiano i mezzi, le vie, le strade…ma le cose mie rimangono.
I profumi nell’aria, le sensazioni di vecchio e rinnovato, la piccionaia che quando la vedi mi viene in mente l’odoraccio che aveva la pasta scotta all’inverosimile affinché fosse tanta – che mio nonno aveva a cura di portare a quei puzzoni caconi anche se non si poteva, dicevano -…e prima o poi chissà che ti ritrovo anche disCharis, ci penso ogni tanto.
Mi mancano un sacco di cose, ma difficilmente me le rammento. Ricordo molto più con i sensi che con la mente.
A far bene avrei sempre dato più importanza ai miei sensi che al resto.
Quando la si sceglie, dicevo, la può diventare brutta e intollerabile, ma la sarà sempre bella.
Prato è bella davvero. E non fa male.
Firenze un po’ meno…e ‘sta storia della provincia i miei nonni fan bene a non sentirla.
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Eteronima
“Casa” è quando hai il coraggio di muoverti, di lasciare, di andare e di ritornare. “Casa” è dentro, in sostanza. Vorrei trovarla anch’io.
7 Nov
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