Sono quattro giorni che smanio come un idiota dietro agli stessi pezzi di codice(che continuo a cambiare ma son sempre gli stessi) e procedo ad un passo talmente lento che non mi sembra cambiato un cazzo.
È come se facessi il giro del quartiere continuando a tornare a casa e ripartire.
La famosa classe che non riuscivo a gestire l’ho mandata a fanculo, anche se negli altri progetti ha sempre funzionato. Ne ho comprata una a 6$, ma ne è derivato che è tutta la notte che rincorro errori su codice che non ho scritto io e di conseguenza perdo il doppio del tempo.
Senza aggiungere che solitamente io lavoro con mysqli e vorrei avvicinarmi a PDO, un nuovo metodo che permette di gestire una moltitudine di DB oltre a Mysql, mentre quel genio dell’Aquila, un italiano cui ho voluto contribuire anche un po’ per solidarietà, ha scritto questa classe usando mysql. Quel metodo è datato, non più supportato ufficialmente e destinato ad essere deprecato nelle prossime versioni di php.
Ciò si traduce nel dover riscrivere tutto in un futuro in cui, magari, avrò la testa a posto e riuscirò a lavorare in modo decente.
Le risorse vitali scarseggiano, fatico a tenere attiva la concentrazione e sto mangiando poco o niente. Bevo i succhi, quelli un casino.
Ho eliminato facebook e cerco di limitare al minimo l’uso di twitter, lascio il cellulare in silenzioso e lo raccolgo – se proprio – di tanto in tanto per controllare chi mi ha cercato, leggo le email una sola volta al giorno.
Mi ci sto mettendo completamente, ma a quanto pare non basta.
A volte quando è così mi piglia la fase di iperattività per concessione divina e faccio in poche ore quel che non veniva bene per giorni.
Sì beh…a volte.
La consegna è lunedì.
Dovevo dar retta a chi mi diceva “fai il prete o il carabiniere”.
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