Prologo parte seconda
"Mi svegliai senza preavviso, ripreso da un sonno inconscio proteso pressoché per inerzia, anno dopo anno, fino a dimenticarne lo scopo.
Mi accorgevo, in questo tratto sbadigliante, di come le mie espressioni faticassero a riprodurre le emozioni che spingevo fuori, alla ricerca di una luce nuova. Forse già usata, ma senza dubbio smarrita.
Avvertivo il peso dei quarant’anni che il mio corpo ostentava a tollerare, abbattuto dal mio animo acerbo, incoscente.
Vagavo nel reale alla ricerca di uno specchio. Sentivo fermo in me il bisogno di conoscere, di scoprire, di recuperare."
Ci riproviamo.