Silvia parlava della sua vita, dei momenti passati che non torneranno più.
Parlava a singhiozzi e intanto piangeva…
Marco fissava la finestra, era giugno e nella sua stanza sentiva il profumo dell’erba tagliata…il sapore dell’estate si stava diffondendo per i prati, i viali e le case, ma lui non pensava a questo.
Silvia d’un tratto si fermava e lo guardava…ma Marco non era lì, marco sapeva già tutto…Marco aveva capito e non parlava.
Aveva il suo mondo, se l’era dovuto costruire per scappare…di ciò che succedeva al di fuori non s’interessava…
Aveva trovato luogo nei propri sentimenti…si era ambientato in se stesso e dal suo sguardo non cadevano più lacrime.
Marco guardava la finestra, Silvia guardava Marco…fuori la pioggia…
Silvia non capiva e un velo di rabbia le passava per il volto …Marco le prendeva la mano e le sussurrava parole sottili e filtranti…dolci.
Poi l’abbracciava e le portava sicurezza…ma lei continuava a non capire.
Fuori l’estate…dentro l’inverno…
Una storia senza né inizio né fine…di quelle che solo se le racconti le puoi capire…
Scritta in una notte di qualche tempo fa…i nomi sono scelti a caso.
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