Nei blackout, tra gli allarmi, non si dorme.

Non fidarti delle persone, non fidarti.
Non c’è realtà peggiore di quella che puoi solo intuire, mentre dall’altra parte della vetrina danno uno spettacolo muto. Mimi schiacciano l’aria sotto i piedi.

Bere vino a piccoli sorsi, passarlo sulla linga, riscoprirne il sapore. Desiderare non fosse vino.
Ho imparato come bere il rhum, con la cioccolata fondente che a me non è mai piaciuta. Conta come lo assapori, non come lo mandi giù. Sputalo, se ti aggrada.

L’ho lasciata con quelle parole di merda che si usa dire quando si lascia una persona affinché non soffra.
Tipo quelle?
Esatto, tipo quelle.

“Stai scappando da qualcosa che ha smesso di inseguirti.” Mai frase più calzante.

Ogni volta sembra l’ultima. Suona sempre più addio e meno arrivederci. A rivederti.

Bisogno spasmodico di chiudere le finestre, disfare il letto, dormire.

1 Comment

  • piccolelisewin

    “Non c’è realtà peggiore di quella che puoi solo intuire, mentre dall’altra parte della vetrina danno uno spettacolo muto.”

    …vero… non immagini quanto la sento mia…
    un bacio

    20 May
    Replica

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