Povero amore mio, povero amore non più mio.

Sai Tori, ti ho cercata ancora. Non ho mai smesso e non so quando la finirò.

Mi dicono che non ha senso rimetterci la salute, che se per te è stato così facile vuol dire che non eri quella giusta. Non eri tu la mia metà.
Ma, d’altra parte, chi sono loro per dirlo?
Ma, d’altra parte, chi sono io per dire che non è così?

Sto fumando un toscanello all’anice, come quelli che fumai con Davide, quel figo di tuo cugino.
Credo che nel percorso di qualsiasi fumatore, lo spazio per un toscanello si debba sempre ritagliare. Sono impegnativi, richiedono tempo, pazienza e calma. Non puoi sperare di fumarli in fretta, è come se richiedessero attenzioni precise.
Un toscanello devi imparare a fumarlo, non è una cosa che viene così. Devi sapere come fare per goderlo appieno.
E serve anche essere seduti, secondo me. Fumarlo in piedi gli toglie valore, toglie rispetto a quella cultura nostrana che l’ha reso così unico. Impagabile.
Serve esercizio, costanza. Un toscanello non è mai abitudine, altrimenti è passione sprecata.

Oggi sono tornato per l’ennesima volta all’Auchan, come ormai di consuetudine. Francesca non c’era neanche questa volta. È sparita, come te. Non la trovo da così tanti giorni, che anche se sono pochi sembrano un’eternità tante sono le volte che sono andato alla sua ricerca, che quasi mi domando se sia mai esistita. Se non sia stata frutto della mia ricerca di te, di quella che eri e di cui mi ero innamorato.
Sarà che vorrei avere il cervello a fanculo un’altra volta.

Devo ammettere, però, che non sto più pensando solo a te.

Sto entrando in quel paese delle meraviglie che tu disprezzi, perché a me piace vivere in quella fantasia.
Perché mi piace che sentirmi al telefono le scateni euforia nella voce. Mi piace renderla felice con poco. Mi piace che sia io a farlo.
Questo percorso, questa strada che stiamo percorrendo, mi avvicina sempre più a lei. E vorrei dirglielo, “non ti fidare di me”, perché ho ancora te qui dentro.
Vorrei arrivare ad amarla, un giorno. Vorrei che non ci fossero ostacoli, che potessi affrontare sereno questa esperienza e prenderla sotto braccio, renderla felice ogni giorno. Metterle euforia nella voce.
Ma sono io a metterli quelli ostacoli.
Ha ragione Masini, quando dice che se una storia naufraga si diventa vecchi come chi ha chiuso il mondo in un cassetto, deciso a non aprirlo più.
Ho paura di me. Della possibilità di distruggerle i sogni. Di essere io la causa.

Se penso a me con qualcuno, penso ancora a me con te. Anche se tu non ci sei più e non sono più certo di volerti qui, se tornassi indietro.
Chi lo sa quanto tempo passerà prima che riesca ad accettare la visione di una tua foto mentre baci un altro uomo ad occhi chiusi.
Chi lo sa quanto tempo passerà prima che io mi abitui all’idea che tu non esisti più, sei cancellata, sei passato.

Se non ti avessi conosciuta, chissà che persona sarei io oggi.

C’è una luna piena, rotonda, questa sera. E io dalla mia finestra la vedo bene, neanche a farlo apposta. È strano, se ci pensi, che le fotocamere digitali non riescano mai a fotografare la sua bellezza. Che nessuna foto le renda onore quanto l’occhio umano, la lucida realtà delle cose.
La luna mi piace anche per questo, perché mentre di qua, da dove la guardo, è lucente, tersa, graziosa, dall’altro lato è oscura, chiusa, nascosta.

Che casino che è la vita. Che fottio ingarbugliato. Che bello che è scioglierne i nodi, però.

Di questo Luca sarai sempre la metà mancante. Ma di Luca ne ho conosciuti altri, anche questo cambierà. Tutto cambia, fino a quando non tace.

3 Comments

  • Pece

    Non serve metterlo per iscritto Luca. La sanno già tutti la tua nuova strada. Purtroppo temo che tu non sappia tante cose.
    Non ce ne sono di stronze come me che ti stanno dietro come ho fatto io.
    Sono stronze diverse. Sfruttatrici. A cui piace avere un cretino che faccia loro il filo, mentre ne hanno un altro nel letto.
    Peggio per te Luchi mio.

    Io ti avevo avvertito di rimanere nel mondo reale.

    6 Mar
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  • Alice

    Beh,per sapere basta chiedere.

    6 Mar
    Replica
  • Antonella

    Io trovo bellissime queste tue parole caro Luca.
    Dove per qualche passo di accompagno, dove mi sento simile seppur diversa.
    Dove lo stesso pensiero della Luna mi fa sorridere.

    Un click e Fiorella canta.

    Bacio

    Anto

    7 Mar
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