L’inarrivabile Elène

Chi non si ama come può ammettere che altri lo ami? Tu mi amavi, ma io non lo ammisi, non lo ammisi mai del tutto, fu questo il mio errore. Errore? O fatalità, che rovinò tutto? Chi è responsabile della fatalità, del destino che ci accompagna? Il destino è ciò che non conosciamo di noi stessi. Io volevo soltanto amarti ed essere da te amato. E pur volendolo per convincermi ti chiedevo sempre nuovi baci e nuove carezze, e più ne ottenevo più mi nasceva dentro una strana orribile indifferenza. Tutto questo durò qualche tempo e credo che tu lo avvertisti, perché avevi improvvise malinconie, e quando io me ne accorgevo tutti i miei sentimenti si mettevano in allarme, un’angoscia tremenda mi prendeva, mi sentivo morire, mi pareva di nuotare sott’acqua senza poter uscir fuori a prendere fiato, e solo una tua carezza e il tuo sguardo pietoso riuscivano a liberarmene.

L’amorosa inchiesta – Raffaele La Capria

1 Comment

  • Davide

    “e più ne ottenevo più mi nasceva dentro una strana orribile indifferenza”, fantastico questo pensiero 🙂

    15 Mar
    Replica

Leave a Comment

Posting your comment...


(Necessaria affinché il commento non sia considerato spam)

Subscribe to these comments via email